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Il ritorno di Laverty

Wednesday, 11 July 2012 08:38 GMT
Il ritorno di Laverty

Le aspettative riposte in Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) erano molto alte a inizio stagione, tanto che qualcuno lo indicava come in grado di terminare il 2012 nella top-3 della classifica piloti. Veloce sin dalla prima uscita in sella alla RSV4 nei test post-gara di Portimao, i suoi risultati in gara nei primi round sono stati buoni, ma non eccezionali. I due podi conquistati ad Assen e Monza lasciavano presagire un cambio di passo, ma nell'evento di casa a Donington Park la situazione è tornata a farsi dura per il giovane di Toomebridge.


"Il grande cambiamento è avvenuto tra Monza e Donington. Abbiamo lasciato la pista Italiana consci di essere nella posizione di poter fare un buon balzo in avanti e invece siamo entrati in un vicolo cieco che è durato tre eventi. Quanto siamo tornati ad Aragon, un tracciato sul quale avevamo dei riferimenti raccolti nei test disputati precedentemente, è stato chiaro fin da subito che qualcosa non andava con la moto. Ci siamo messi di impegno e in 5-10 minuti abbiamo trovato il problema, il che è abbastanza frustrante in un certo senso."


"Quando sono rientrato in pista tutto era tornato come prima e avrei quindi potuto terminare il test dopo soli 3 giri. Ciò che avveniva era un calo di potenza in uscita di curva che portava a un aumento smisurato dell'impennarsi della moto. Un fattore questo che mi faceva perdere fino a un secondo al giro, un margine non accettabile nel Mondiale, specialmente se il tuo compagno di squadra si chiama Max Biaggi."


Un problema difficile da trovare, che ha rovinato i piani di Laverty: "Ciò che davvero fa male è che, dopo Monza, dissi che l'elettronica era l'area più competitiva della nostra moto. Da lì in poi, invece, sono passato da 30 punti di distacco a 110 in un batter d'occhio. Questo mi ha rovinato la stagione e sono tutto fuorché contento. Il motore è la parte migliore della nostra moto e non poter utilizzare la potenza dell'Aprilia significa non essere in grado di uscire bene dalle curve e sopravanzare gli avversari. I miei tentativi di sorpasso erano disperati, quasi come un effetto a elastico. Gli altri scappavano via e alla curva successiva ero di nuovo nei loro tubi di scarico. Sapevo che c'era un problema perché a questi livelli bisogna essere in grado di restare alla ruota dei rivali".


Con questo problema risolto, Laverty è ora pronto a puntare alla prima vittoria con Aprilia - con Yamaha lo scorso anno aveva ottenuto una doppietta a Monza. "Continuerò a provare ad entrare nella top-3 in Campionato, ma non è questo il mio obiettivo ora. Voglio semplicemente vincere il maggior numero di gare possibile. Con la moto a nostra disposizione penso ce ne sia la possibilità".